Decreto Sostegni, contributi a fondo perduto per i giornalisti autonomi e sgravi previdenziali Inpgi

Roma – Il Decreto Sostegni (DL 41/2021) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo e già in vigore, prevede alcune misure destinate ai professionisti iscritti alle Casse previdenziali ordinistiche, tra cui i giornalisti, colpiti dall’emergenza Covid19.

Fondo perduto ai giornalisti

Con il provvedimento, all’art. 1 si inseriscono per la prima volta tutti i professionisti titolari di partita IVA, compresi i giornalisti, tra i beneficiari dei contributi a fondo perduto che nei decreti precedenti erano riservati alle sole imprese. La norma prevede che il contributo giunga a chi può dimostrare perdite di fatturato nel 2020 almeno del 30% rispetto al 2019 e l’importo è commisurato all’ammontare medio mensile del fatturato nel 2019 di professionisti e imprese , fino ad un massimo di 10 milioni. Sono stabilite percentuali di contributo in misura decrescente, dal 60 al 20% rispetto a fasce di fatturato [vedi art. 1, comma 5]. Il contributo a fondo perduto, in ogni caso, per chi abbia subito perdite almeno del 30% non sarà inferiore a 1000 euro per le persone fisiche e 2000 euro per altri soggetti, tra cui anche le cooperative giornalistiche, le agenzie stampa e le società editrici di mezzi d’informazione che non abbiano fatturato più di 10 milioni di euro.

Per esempio, un giornalista partita IVA che ha avuto nel 2019 un fatturato di 18.000 euro e di 7.200 euro nel 2020, con una perdita del 40%, avrà diritto ad un contributo a fondo perduto pari al 60% della diminuzione del fatturato diviso per i 12 mesi, cioè 60% della differenza 18.000 – 7.200 = 10.800:12 = 900 euro. Riceverà però 1.000 euro perché tale importo è il contributo minimo spettante per chi ha avuto un calo del fatturato uguale o superiore al 30%.

Il modulo e la procedura di richiesta del contributo a fondo perduto sono già disponibili. L’istanza potrà essere inviata all’Agenzia delle entrate a partire dal 30 marzo e fino al 28 maggio 2021.

Sgravi previdenziali Inpgi

All’art. 3 del Decreto Sostegni viene inoltre stabilito il potenziamento del Fondo per professionisti e autonomi, già istituito dalla legge di bilancio 2021 (L. 178/2020, art. 1, commi 20-22). Vengono aggiunti 1,5 miliardi alla somma di 1 miliardo già stanziata. Il Fondo è destinato a finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti anche dai giornalisti lavoratori autonomi iscritti alla gestione previdenziale separata INPGI2. L’esonero dei contributi previdenziali spetta ai giornalisti autonomi che abbiano percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e abbiano subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto a quelli dell’anno 2019 (articolo 1, comma 20, della legge n. 178/2020).
La misura è stata dimensionata prendendo come riferimento la platea dei 13.753 iscritti all’INPGI 2 e ipotizzando che gli aventi diritto siano il 35%. La misura massima del contributo è stata fissata in 3.000 euro.
Le modalità di attuazione dello sgravio saranno stabilite attraverso uno o più decreti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze.

Bonus maggio 2020

L’articolo 13 stanzia 10 milioni di euro per la copertura del fabbisogno residuo relativo all’erogazione dell’indennità di 1000 euro del mese di maggio 2020 ai professionisti iscritti alle Casse previdenziali degli ordini professionali, in molti casi anticipate dalle Casse stesse.
Si ricorda che i requisiti per ottenere l’indennità prevedevano, alternativamente :
– un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nell’anno di imposta 2018 oppure
– un reddito complessivo 2018  compreso tra 35.000 e 50.000 euro e  con cessazione o riduzione dell’attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, sempre a causa Coronavirus.
L’Inpgi ha già versato, per conto dello Stato, tre bonus nel 2020: due da 600 euro per i mesi di marzo e aprile e uno da 1.000 euro per il mese di maggio.
I decreti ministeriali di attuazione chiariranno se sarà possibile versare il bonus da 1.000 euro a quei giornalisti che per qualche motivo non avessero già percepito il contributo relativo al mese di maggio 2020.

 

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