Cartelle esattoriali, la Cassazione stralcia migliaia di posizioni debitorie

Roma – Già incutevano terrore nei contribuenti italiani le cartelle esattoriali ma oggi con l’emergenza covid tutto diventa più complesso e la spada di Damocle nonostante le proroghe continua a pendere sul collo degli italiani.

Ma c’è una buona notizia, infatti è stata proprio la Corte di Cassazione,  a confermare lo stralcio di migliaia di debiti, inerenti un determinato lasso di tempo e importo.

In particolare, stando a quanto stabilito dall’ordinanza numero 28072/2019, si fa riferimento ai debiti inerenti il periodo compreso tra il 2000 ed il 2010, per importi fino a mille euro, così come stabilito ai sensi dell’articolo 4 del d.l. 119/2018, convertito in legge 136/2018, grazie al cosiddetto Decreto Fiscale.

Il comma 1 dell’art 4, infatti, stabilisce che “i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 10 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorché riferiti alle cartelle per le quali è già intervenuta la richiesta di cui all’articolo 3, sono automaticamente annullati“.

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