Annullate cartelle esattoriali per 1,4 mln di euro per difetti di notifica
L'Avv. Emanuele Antonaci: "va sempre approfondito ogni caso con un piano analitico di studio"
ROMA – Ha destato scalpore il provvedimento della commissione tributaria di Assisi che di fatto ha annullato cartelle esattoriali per un valore complessivo di circa 1,4 milioni di euro.
La commissione tributaria provinciale ha citato un’ordinanza della Cassazione per cui le mail che arrivano da poste elettroniche certificate non iscritte ai pubblici registri non sono valide. Cioè “viziate da nullità insanabili”, scrive la commissione. Inesistenti. Si tratta, nel caso in fattispecie di 71 avvisi di pagamento tra Iva, Irap, Irpef Tari ed altre imposte dell’ex Equitalia. Negli ultimi anni l’impresa aveva cercato di poter far fronte agli esborsi richiesti anche attraverso una rateizzazione dell’importo totale della ma poi con la’insorgenza del covid e quindi con la crisi non è riuscita più a pagare. La somma iniziale era molto più bassa: del milione e 400 mila euro il 40% era costituito da sanzioni per more e interessi. Senonché interrotta la rateizzazione nel novembre 2021 l’Agenzia delle entrate ha notificato un’intimazione di pagamento con cui chiedeva entro cinque giorni il saldo del tutto anticipando che in mancanza avrebbe dato seguito ai pignoramenti.
Così l’imprenditore, si è rivolto al giudice competente che ha annullato l’intero carico tributario in quanto la normativa in termine di notifica non era stata rispettata.