Al via gli accrediti dei primi contributi a fondo perduto per le partite Iva
Roma – A partire da ieri aprile è iniziata la fase di accredito per i primi contributi a fondo perduto previsti dal Dl Sostegni. I destinatari sono i possessori di partita IVA che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo.
Si tratta di contributi che verranno esclusi dalla tassazione e che non incidono sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese.
Questi contributi verranno erogati, dall’8 aprile, a coloro che ne avranno fatto domanda sin dai primissimi giorni cioè dal 30 marzo. Ci sarà tempo poi per richiederli fino a fine maggio. Precisamente il 28 maggio.
Il contributo sarà erogato dall’Agenzia delle entrate tramite due soluzioni:
- accredito su conto corrente bancario o postale;
- oppure come credito d’imposta, utilizzabile tramite il modello F24.
Possono fare domanda i soggetti titolati di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione e anche gli enti che operano nel terzo settore, senza il vincolo dei codici ATECO.
Questi soggetti però devono presentare dei requisiti ben precisi per poter essere ammessi al beneficio.
Devono aver riscontrato una perdita del fatturato tra il 2019 e il 2020 corrispondente ad almeno il 30% da calcolare sulla media mensile. Dunque, nello specifico, l’importo del contributo, espresso in percentuale, varierà in base alla differenza del fatturato. Si tratterà del:
- 60% per ricavi non superiori ai 100mila euro;
- 50% per compensi compresi tra i 100mila euro e i 400mila euro;
- 40% per ricavi tra i 400mila euro e 1 milione di euro;
- 30% per compensi tra 1 e 5 milioni di euro;
- 20% per ricavi tra i 5 e i 10 milioni di euro.
In poche parole, il contributo non potrà essere inferiore ai 1.000 euro per le persone fisiche e inferiore ai 2.000 euro per tutti gli altri soggetti. In ogni caso, non si potranno superare i 150mila euro.
Inoltre potranno richiedere il beneficio anche coloro che hanno aperto la partita IVA dal 1 gennaio 2019. Per quanto riguarda coloro che hanno aperto la partita IVA nel 2020 e nel 2021, potranno accedere al contributo ma aspireranno alla percentuale minima.