Cartelle fino a 5mila euro, confermata cancellazione debiti tra il 2000 e 2015

Roma – La conferma è arrivata ufficiosa, ma è ormai certo che nel decreto Sostegno ci sarà spazio per una norma che cancella tutte le cartelle esattoriali fino a 5 mila euro relative al periodo compreso tra il 2000 e il 2015. Una mole di circa 61 milioni di cartelle che valgono un miliardo, il cui stralcio consentirebbe di abbattere circa il 56% della giacenza del magazzino delle Entrate.

Il testo del nuovo provvedimento dunque cancellerà i piccoli debiti degli italiani contratti con lo Stato in quindici anni, tra il 2000 e il 2015. La proposta era già stata inoltrata dal Sottosegretario Durigon, ma ora trova conferma anche nei corridoi del governo.
Lo stralcio fino a 5mila euro è destinato dunque ad abbattere del 56% la giacenza del magazzino delle Entrate. Sono 137 milioni le vecchie cartelle non pagate relative a multe e tributi, che giacciono nell’archivio dell’Agenzia. Di queste, molte sono inferiori ai tremila euro. Da qui, il forte impatto del condono del decreto Sostegni nello smaltimento degli arretrati.

Durigon però non esclude che un accordo con le altre forze di maggioranza possa consentire di “aumentare l’attuale tetto” di 5 mila euro. Il sottosegretario punta a un intervento ancora più ampio, che ricomprenda, tra le cartelle da azzerare, anche quelle più corpose, fino all’importo-tetto di 10mila euro.
Un’ipotesi che fatica a trovare terreno considerando che il decreto Sostegno costa già allo Stato 32 miliardi di risorse praticamente allocate.

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