Ristori 5 e rottamazione, lavori in corso al MEF per risolvere il nodo delle cartelle esattoriali

Roma – Per far ripartire l’Italia, il fisco non può aspettare. Il Governo Draghi è partito subito con grandi novità, ed entro il 28 febbraio 2021 dovrebbe essere già varato il primo decreto economico, il Ristori 5, legato alle chiusure di inizio anno per arginare i contagi. All’interno del provvedimento da 32 miliardi di euro, è previsto un pacchetto relativo al Fisco, con rinvii e rottamazioni in vista, per risolvere il nodo delle cartelle esattoriali.

Il successore di Roberto Gualtieri, il neo ministro dell’Economia Daniele Franco, sta lavorando intensamente al Mef per un rinvio delle scadenze fiscali di due mesi legate alle rate della rottamazione ter e nuovo saldo e stralcio, per una ripartenza soft della macchina della riscossione, con tempi fino a due anni per le notifiche degli atti lasciati nel limbo della sospensione da marzo 2020. Non c’è tempo, e si lavora alacremente su un doppio binario per sbrogliare la matassa delle cartelle esattoriali, dopo il blocco imposto dal governo lo scorso anno.

Come scrive anche il Sole24Ore, serve, in fretta, un intervento per i 50 milioni fra cartelle e avvisi fiscali congelati dall’ultimo provvedimento del Conte-2 ancora per pochi giorni, fino al 28 febbraio. L’obiettivo dichiarato è duplice: far ripartire la macchina della riscossione ma in maniera soft, in considerazione di un’economia ancora fiaccata e sfiancata dalla crisi. Va, dunque scongiurata un’entrata a gamba tesa.

Il nuovo governo Draghi, con il ministro Franco al timone dell’economia, sembra intenzionato a prorogare di altri due mesi, fino al 30 aprile 2021, la scadenza delle rate della rottamazione ter e saldo e stralcio, in concomitanza con la fine dello stato di emergenza. Si parla di cinque rate della rottamazione e di due del saldo e stralcio relative al 2020: 950 milioni di euro che gli 1,2 milioni di contribuenti interessati dovrebbero altrimenti versare in un’unica soluzione entro il 1° marzo 2021.

La rottamazione e la finestra temporale prolungata delle cartelle esattoriali garantirebbero la necessaria flessibilità ai contribuenti, messi a dura prova durante questi mesi di pandemia. La proroga dovrebbe arrivare con il varo del decreto Ristori 5, atteso entro la fine del mese.

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