Addio tregua cartelle esattoriali, l’avv. Emanuele Antonaci: “vagliare ogni singola situazione”

Roma  – Volge purtroppo a termine la tregua fiscale delle cartelle esattoriali. Milioni di italiani si troveranno dunque ad affrontare questo scottante problema. Non vi è altra soluzione  che ricorrere alle procedure di saldo, stralcio e rottamazione.

Ma non è solo l’utente ad essere in difficoltà è anche il sistema fiscale italiano.  La situazione potrebbe evolvere in una sorta di modus operandi “win-win” per entrambe le parti.

Come noto Il D.L. 3/2021 sanciva la proroga degli atti di accertamento e riscossione fino al 31 gennaio 2021. Ciò implica l’esigibilità dei debiti e quindi del pagamento al 28 febbraio, slittato al primo marzo. Era, quindi, chiaro fin dall’origine che la misura sarebbe stata insufficiente.

I contribuenti sono stati ancora bloccati dall’epidemia che in molti casi non ha consentito una ripresa dell’attività economica. Di certo, poi, in due mesi del 2021 non sarebbe cambiata la prospettiva economica finanziaria.

La via d’uscita immediata, potrebbe essere centrata  sulla conversione in legge del famoso decreto “Milleproroghe”. In effetti come si potrà verificare, gli emendamenti al DL interverranno con una nuova sospensione, differimento ad aprile-maggio il pagamento. Difatti, però, la legge è in esame al Parlamento e per i primi di marzo potrebbe essere vagliata al Senato.

La soluzione, ad ogni modo, non può essere questa. Nel frattempo l’esigibilità del primo marzo comporta un cumulo senza precedenti. Si sommeranno, infatti, Rottamazione Ter di marzo e luglio 2020 e il saldo e stralcio (2020), che in assenza di adempimento produrranno sanzioni. Necessaria, quindi, una soluzione strutturale.

L’emissione di ulteriori ingiunzioni esattoriali creerebbe il grande dubbio di utilizzare risorse pubbliche per non incassare praticamente nulla.   Lo Stato in qualche modo sarà costretto a mettere i cittadini nelle condizioni di poter pagare.

Legittima sul piano normativo la ripartenza delle cartelle, ma serve una gestione oculata senza aumentare gli sprechi, argomento sul quale Draghi è stato subito ben chiaro.

Per le cartelle con valore inferiore a 1.000 euro si pensa invece alla cancellazione totale.

“E’ un momento complesso e difficile – commenta l’avv. Emanuele Antonaci – con Assistenza Equitalia siamo in azione con una task force di assistenza poichè tralaltro nella applicazione normativa non si può generalizzare, ogni contribuente ha una situazione che deve essere attentamente vagliata e risolta”.

 

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