Previsto l’arrivo nelle regioni italiane di nove milioni di cartelle in sei mesi
Roma – Per la ripresa della riscossione coattiva si riparte dal punto in cui erano rimasti i contribuenti prima del verificarsi dell’epidemia da Covid-19: dalle notifiche degli atti lavorati e datati marzo 2020.
Un ritorno scaglionato all’attività ordinaria, spalmata sui prossimi 6 mesi, per consentire all’agente pubblico della riscossione di notificare quei 9 milioni di cartelle esattoriali che da venerdì 16 ottobre sarà obbligato a recapitare nelle case di cittadini e imprese in debito con l’Erario. Una situazione da monitorare e da tenere sotto costante controllo dunque proprio per gli aspetti normativi che gravano sui cittadini.