Proroga cartelle esattoriali, nessun rinvio scade la tregua fiscale

Dal 15 ottobre 2020 si torna a pagare senza ulteriori proroghe

Roma – Il 15 ottobre scade la tregua fiscale con il Fisco. Nel decreto agosto non c’è stato il rinvio della proroga per le cartelle esattoriali che i contribuenti si vedranno ricapitare a partire dal giorno successivo, ovvero dal 16 ottobre

A partire dal 16 ottobre quindi termina lo stop per:

  • versamenti relativi ad entrate (tributarie e non) derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e di accertamento;
  • notifiche di nuove cartelle;
  • azioni cautelari ed esecutive e altri atti di riscossione (come pignoramenti, fermi amministrativi e ipoteche);
  • pagamenti nelle zone rosse con scadenza dall’8 marzo , da effettuarsi entro il 30 novembre;
  • obblighi dei pignoramenti presso terzi effettuati dall’ADER prima del 19 maggio su stipendi, salari, indennità, pensioni e trattamenti assimilati;
  • rate dei piani di dilazione in scadenza tra l’8 marzo e il 15 ottobre, con pagamenti entro novembre (per le rateizzazioni in essere all’8 marzo e per i nuovi piani con domanda entro il 15 ottobre, la decadenza si verifica in caso di mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive, anziché 5)

Questo vuol dire che a partire del 16 ottobre, l’Agenzia delle Entrate Riscossione potrà pignorare i conti correnti e i redditi fino al 20% del loro importo; le case sempre e quando si tratti dell’unica abitazione di proprietà del debitore, coincida con la sua residenza, sia adibita a propria abitazione e non si tratti di un immobile di lusso. Non possono essere pignorati neanche i beni considerati fondamentali per la vita e la dignità delle persone.

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